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Una vita dalla parte della natura. Senza piaggerie, senza un pedissequo adeguarsi alle mode passeggere, senza cavalcare le emozioni del momento. Piuttosto, un impegno costante, quotidiano per far conoscere e per aiutare a capire.
Un capitolo importante di questo lavoro di Isidoro Barattin – perché è di lui che si parla - è quello relativo alla classificazione delle diverse varietà di orchidee presenti nella provincia di Belluno.
Poco meno di venti anni di camminate, in lungo e in largo sul territorio provinciale, avendo per compagne di viaggio un’enorme pazienza e una macchina fotografica. Una ricerca attenta a cogliere tutte le tracce, anche le più labili, della presenza di questi fiori straordinari. Un lavoro che ha permesso a Barattin anche di raggiungere un altro obiettivo, certo non previsto né desiderato: ottenere la più palmare evidenza del continuo – e sempre più accentuato – dispregio dell’uomo moderno nei confronti dell’ambiente.
Nel libro di Barattin - Le orchidee spontanee della provincia di Belluno - si può cogliere il suo totalizzante atto d’amore per la natura, in generale, e per le orchidee in particolare. Che, per l’autore, diventano un’espressione diretta e immediata di una bellezza naturale, spontanea, non mai artefatta.
Il libro, edito dall’Aics, e un’ampia selezione delle foto raccolte dall’autore, sono oggetto di un’iniziativa promossa dall’Associazione Ricreativa e dall’Associazione Bellunese Volontari del Sangue (Abvs) di Bolzano Bellunese. Venerdì 27 aprile, con inizio alle 20.30 all’asilo di Bolzano Bellunese, lo stesso Barattin parlerà di com’è nata l’idea della ricerca, dell’impegno che ciò ha richiesto, delle difficoltà e delle soddisfazioni connesse al lavoro di oltre tre lustri.
Sabato 28 aprile, poi, alle 17.30 ci sarà l’apertura ufficiale della mostra delle foto scelte dall’autore per l’occasione. La mostra, che rimarrà aperta fino al prossimo 13 maggio, osserverà i seguenti orari: martedì, giovedì e sabato dalle 17 alle 19; domenica, dalle 10.30 alle 12 e dalle 17 alle 19.