NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego.

Abbiamo 50 visitatori e nessun utente online

icona facebook
  • intestazione homepage 1
  • intestazione homepage 2
  • intestazione homepage 3
  • intestazione homepage 4
  • intestazione homepage 5
  • intestazione homepage 6
  • intestazione homepage 7

Domenica, 02 Febbraio 2020

MONTE COSTON E CIMA GRAPPA

Massiccio del Grappa

Escursione intersezionale con le sezioni di Tregnago e Verona.
Partiamo dal bivio tra la Strada Cadorna e la strada di servizio della malga di Val delle Foglie (1390 m) per alzarci sul regolare pendio dell’anticima meridionale del Monte Coston (1496 m) e, costeggiando basamenti di teleferiche italiane di guerra e ruderi di un improbabile e velleitario skilift degli anni ’60, raggiungere il Monte Coston (1515 m) e la prima linea italiana nel periodo che va dal novembre del 1917 al novembre del 1918. Proprio lungo il crinale, alto sopra la Val Cesilla occupata dagli Austro-Ungarici, seguiamo verso est la trincea della linea di massima resistenza italiana raggiungendo in breve la centralina meteorologica di Monte Rivon e successivamente le posizioni degli obici italiani, a ridosso della strada che scende dal Grappa verso Feltre. La attraversiamo e, per un pendio piuttosto ripido ma sicuro, risaliamo lo “horst” tettonico di Cima Grappa. Da qui il paesaggio comincia a manifestarsi in tutta la sua ampiezza: dal Carega al Pasubio, dal lontano Carè Alto all’Altopiano dei Sette Comuni, dai Lagorai alle Dolomiti e, verso sud, la pianura veneta con i Colli Asolani, il Montello, gli Euganei e la Laguna si aprono davanti a noi. Con un altro ripido ma breve strappo raggiungiamo la “Via Eroica” del Sacrario del Grappa, costeggiata dai cippi sui quali sono riportati i nomi delle località del massiccio su cui più feroci divamparono le battaglie. Visitati il Sacrario Italiano e quello Austro-Ungherese, scendiamo al Rifugio Bassano per rifocillarci presso la saletta per il pranzo al sacco, sempre aperta per gli escursionisti, o presso il bar-ristorante del rifugio. Rimesse le ciaspe, raggiungiamo il piazzale alla base del Sacrario e da qui scendiamo lungo la dorsale meridionale ad attraversare la Strada Cadorna in direzione di Monte Meda che costeggiamo fino ad imboccare, in corrispondenza di due pozze di abbeverata, una valletta laterale che ci conduce in Val delle Foglie, seguendo la quale raggiungiamo in breve l’omonima malga e, per la strada di servizio, il punto di partenza.


  • Difficoltà: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)
  • Tempo di percorrenza: 4,30 ore
  • Dislivello: 400 m

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Gianni Frigo, Paola Baù

Condividi



Commenti

blog comments powered by Disqus
Icon CAB 1892 - 2022
                 130° ANNIVERSARIO