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Domenica, 09 Maggio 2021

LA MONTAGNA DI CISMON

Massiccio del Grappa


La montagna di Cismon del Grappa è un territorio carico di storia, un paesaggio naturale scenograficamente puro con i casolari di monte disseminati sulla dorsale aperta che guarda il Lago del Corlo, i monti di Enego e l’intaglio della Val Goccia.
Fino a qualche decennio fa, molte famiglie di Cismon trovavano qui sostentamento da piccoli appezzamenti di bosco, di pascolo, con casera e stalla.
A quote comprese tra i 900 e i 1300 metri, qualche centinaio di persone vi abitava tutto l’anno, altre vi si trasferivano in massa per il periodo estivo.
Non esistevano strade carrozzabili, ma c’era la scuola, c’era la chiesa e, diversamente dal paese, c’erano tante ore di sole.
Erano le mulattiere selciate a collegare la montagna con il fondovalle, Cismon alle abitazioni di monte. Un via vai di donne e uomini, di vecchi e bambini, impegnati nella loro operosa e difficile quotidianità.
Oggi, nonostante il quasi secolare abbandono di questa montagna, molti sono i manufatti rimasti a raccontarci il passato. Tra questi, le molte strade lastricate e gradonate.
Dal centro del paese l’antica mulattiera della Val Goccia, ingegnosamente costruita e armoniosamente integrata nell’ambiente circostante, risale ripidamente il bosco e, con percorso incredibile, s’infila tra l’impressionante parete di roccia che sovrasta le case e l’arditissima guglia della Gusella, ieri come oggi il simbolo di Cismon.
Per noi, che ci avventuriamo oggi in questo territorio, è un camminare nella storia anche quando, al bivio dell’originale doppio capitello votivo, prendiamo a sinistra il sentiero dei Casteeti (segnavia 910) delimitato, sul lato a valle, da laste di contenimento.
E’ interessante visitare alla località Coli il sito archeologico con alcune vasche di sepoltura scavate nella roccia.
Più sopra, a Case Costa(920 m), si apre un primo stupendo panorama oltre il quale proseguiamo in ripida salita su sentiero erboso raggiungendo Malga Fiabernù e il grande edificio del Bar Ristorante Forcelletto (1396 m).
Per il ritorno scendiamo lungo il sentiero 913, percorso che costituiva un tempo la via principale alla montagna di Cismon, transitando da Casera Bobo e Casera Lavello, fino a rientrare sulla mulattiera della Val Goccia a quota 650 metri.
Seguendo sempre in discesa il bel percorso lastricato, dopo una breve galleria, ritorniamo al doppio capitello votivo per poi raggiungere Cismon.
 

  • Difficoltà: E (Escursionistico)
  • Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Dislivello: 1200 m

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Claudio Ferrazzi, Giancarlo Ferrazzi

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