Sabato, 08 Settembre 2012
Domenica, 09 Settembre 2012
Punta del Venerocolo
Gruppo dell'Adamello
Frequentato da escursionisti ed alpinisti, famoso per gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale, l’Adamello è senza dubbio uno dei massicci alpini più celebri. Tra le numerose valli che consentono l’accesso a questo territorio, la Val d’Avio, che si addentra a sud partendo dall’Alta Valle Camonica, è la più ampia: una valle spettacolare con alcune peculiarità geomorfologiche che la rendono unica. Infatti, particolarmente nella parte superiore, sono ben evidenti i fenomeni tipici del modellamento glaciale. Per ammirarne tutta la sua bellezza occorre vederla dal Rif. Garibaldi dove è assolutamente maestosa la vista delle creste che cingono la testata della valle a guisa di anfiteatro; ravvicinato e impressionante il colpo d’occhio sulla vertiginosa parete dell’Adamello che si eleva per quasi mille metri sopra la Vedretta d’Avio.
Questa è un’escursione di due giorni con partenza da Malga Caldea (1584 m) e pernottamento al Rif. Garibaldi (2550 m). All’inizio si segue la ripida “strada ENEL” di servizio agli impianti idroelettrici dei laghi Avio e Benedetto. Giunti alla rara e bellissima zona umida di Lavedole (2044 m) si rimonta un ulteriore gradino fino alla diga del Lago Pantano d’Avio (2378 m) e quindi, scavalcando la Bocchetta del Pantano (2650 m) e aggirata un’alta morena di contenimento, si arriva al Rif. Garibaldi (2550 m) posto sul lato nord del Lago del Venerocolo.
Il secondo giorno, attraversata la diga del Venerocolo, si rimontano la morena e le rocce sommitali che portano all’intaglio del Passo Brizio (3147 m). Dal passo si apre una vista mozzafiato sul ghiacciaio dell’Adamello. Scesi sul bordo del ghiacciaio si procede a sinistra, prima su neve poi su grosse rocce di granito, in direzione nord raggiungendo a vista e senza particolari difficoltà la Punta del Venerocolo (3323 m). Dai resti di postazioni militari della cima è grandioso il panorama a tutto tondo. La discesa si effettua calando tra le pietraie al Passo del Venerocolo (3136 m) e da qui, guidati di tanto in tanto da qualche sbiadito segnavia CAI, al Rif. Garibaldi. Dal rifugio, sulla vecchia mulattiera di guerra (sentiero n°11), si scende alla torbiera di Lavedole e, sul percorso del primo giorno, si rientra al parcheggio di Malga Caldea.
- Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
- Tempo di percorrenza: 1° giorno 5 ore - 2° giorno 7,5 ore
- Dislivello: 1° giorno: salita 1100 metri / discesa 130 metri - 2° giorno: salita 820 metri / discesa 1790 metri
- Abbigliamento: Da alta montagna
- Mezzo di trasporto: Mezzi propri
- Responsabile: Fiorenzo Gheno