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Sabato, 22 Aprile 2017
Martedì, 25 Aprile 2017

Monti Aurunci

Weekend primaverile

Il parco dei Monti Aurunci è il più meridionale delle aree naturali protette dalla Regione Lazio, istituito nel 1997. Situato a pochi chilometri dal mare, è vicino al Parco della Riviera d'Ulisse. Si estende per 19374 ettari di territorio, interessando dieci comuni, quattro in Provincia di Frosinone e sei in Provincia di Latina.
Vanta un territorio eterogeneo, compreso in una fascia altimetrica che va dalla pianura fino alla quota di 1535 metri del Monte Petrella, che si erge a poca distanza dalla costa.
La catena dei Monti Aurunci possiede un misterioso fascino, essendo l'unica catena montuosa della regione ad affacciarsi direttamente sul Mar Tirreno, per cui l'escursionista può godere di paesaggi sorprendenti, che confondono lo sguardo ed incantano, scorgere panorami mozzafiato sulle Isole Ponziane, sul Promontorio del Circeo, verso la Valle del Liri, i Monti del Matese e le cime dell'Appennino abruzzese.
La particolare posizione geografica svela un incessante duello con il mare, che sembra voler confinare i monti in prepotente discesa verso la costa, così da donare a questi luoghi una grande varietà di ambienti, che offrono infatti un bel miscuglio di paesaggio appenninico e mediterraneo. Si va dalla macchia, alle sugherete, fino alle faggete: il primato della biodiversità spetta ai boschi misti di querce ed aceri.
Ovunque, nelle radure come sulle rupi più esposte del Monte S. Angelo, un'inaspettata ricchezza di fiori (1300 le specie censite, una cinquantina le sole orchidee) richiama ormai da qualche anno l'interesse di ricercatori e botanici.
Apparentemente isolati dall'Appennino centrale, dal punto di vista floristico, sono ufficialmente riconosciuti come l'area più interessante del Lazio. Osservando il paesaggio dalle sue cime, distese di prati ricoprono i grandi pianori carsici, dove si incontrano piante particolarissime come la rara peonia maschio. Di grande effetto sono le fioriture primaverili della valeriana, che tingono di rosa le grigie pareti. Intensi sono i profumi provenienti dalle garighe a salvia ed elicriso.
I Monti Aurunci nascondono ambienti aspri e selvaggi, dove la fauna si rifugia in cerca di luoghi tranquilli; anche il lupo negli ultimi anni ha fatto silenziosamente ritorno. Inoltre costituisce in primavera l'ambiente ideale per una moltitudine d'insetti, comprese due specie di farfalle, la bianconera italiana e la mnemosine.
Il paesaggio ha subìto una lenta e graduale trasformazione dovuta alle attività antropiche, che hanno modellato il territorio. Anticamente queste terre erano abitate da comunità di pastori dedite ad attività agro-silvo-pastorali tipiche dell'ambiente montano; a loro risalgono i terrazzamenti ed i muri a secco, detti macere, realizzati per la coltivazione degli ulivi. La millenaria presenza umana è testimoniata anche dagli antichi monasteri e dai piccoli rifugi, dai resti di dimenticate città e dall'eco di passate leggende che segnano il territorio del Parco Naturale dei Monti Aurunci.


  • Difficoltà: E (Escursionistico)

  • Mezzo di trasporto: Pullman
  • Responsabile: Antonietta Mazzarolo - Claudio Bizzotto

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