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Sabato, 10 Gennaio 2015

Monte Meatta - Bocchetta Portule

Altopiano dei Sette Comuni

Il percorso che vi proponiamo è di quelli frequentati soprattutto dagli "indigeni" in quanto, pur rappresentando il Monte Meatta l'antemurale del più conosciuto Portule, la sua collocazione a sud della forcella nella quale passa la strada dell'Arciduca Eugenio lo taglia fuori dal flusso principale dei visitatori che, in estate, salgono dai pascoli di malga Larici o da Galmarara verso la cima principale.
Eppure gli spunti di interesse geologico, botanico, faunistico, storico e paesaggistico non sono inferiori a quelli del "Grande Fratello" che gli si addossa alle spalle.
Lasciati i mezzi sulla strada della Val Scaletta (1000 m), passeremo per il Bivio di Basa Senocio (1150 m) e, abbandonata la carrozzabile di Galmarara, imboccheremo la Val di Portule per lasciarla quasi subito, salendo per strada forestale sul suo lato destro orografico fino a raggiungere la ex Casara Meatta (1445 m).
Dopo una breve sosta imboccheremo la mulattiera militare che sale regolare attraverso il ripido pendio della Ribalta per poi defilarsi dal tiro austro-ungarico sfilando immediatamente ad Est della cima del Monte Meatta (1897 m), raggiungibile con una breve digressione, e raggiungere l'Aia dell'Orsara (1890 m). Da questo punto, in relazione alle condizioni di stabilità del manto nevoso, continueremo verso le cannoniere di Bocchetta Portule (1937 m) seguendo la mulattiera o, lasciata la stessa, proseguiremo per il crinale con lievi saliscendi che, dopo averci fatto toccare i 2000 metri, ci condurrà alla meta.
In relazione alle condizioni climatiche la pausa pranzo sarà effettuata in prossimità delle cannoniere o scendendo alla sottostante Malga Portule (1713 m), dotata di un capiente locale invernale.
Il rientro agli automezzi avverrà seguendo l'intero percorso della ormai abbandonata mulattiera della Valle di Portule che ci permetterà di apprezzare la morfologia glaciale della valle e, aggirate le alture del Monte Cucco e del Mottolo, ci porterà a toccare i ruderi di Casara Portule di Sotto (1500 m) ed il bivacco di Casara Basa Senocio (1254 m). Da qui in breve, per strada forestale, torneremo all'omonimo bivio ed alla Val Scaletta, chiudendo il percorso.


  • Difficoltà: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato)
  • Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Dislivello: 1000 metri

  • Attrezzatura richiesta: Ciaspe
  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Gianni Frigo - Ivan Marini

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