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Domenica, 29 Aprile 2018

I mulini della Val Liona e i casotti di San Germano

Colli Berici

I "Casotti" sono un tesoro della cultura contadina che rischia di andare perduto. Si tratta di capanni in pietra che rappresentano uno degli aspetti più caratteristici ma anche misconosciuti e abbandonati dei Colli Berici: complessivamente sono una settantina, costruiti magistralmente con pietre a secco e usati fino alla metà del secolo scorso sui monti della Val Liona tra il Comune di S. Germano dei Berici e Pozzolo di Villaga. Tradizionali ricoveri spontanei, echi di un'economia agricola di sussistenza, che l'emigrazione postbellica e l'abbandono delle attività agrosilvo-pastorali locali ha confinato in un triste oblio.
Sono una delle tante peculiarità che i Colli Berici offrono, assieme al paesaggio, alla flora ed alla fauna. Numerose le fontane e i lavatoi, all'interno degli "scaranti", le strette valli incuneate tra i colli, ora restaurate e restituite alla loro dignità di memoria del passato, quando l'acqua in casa era un bene di lusso. Molto piacevole è l'armonia delle alture, mai aspre, con cime arrotondate e declivi dolci, che formano l'altopiano di San Germano.
Copiose le fioriture di iris, saponaria, orchidee di numerose varietà e della rara Pulsatilla Montana.
L'itinerario ad anello inizia da San Germano dei Berici, e risale i boscosi versanti della Valle Liona, proseguendo poi sul crinale collinare in direzione nord, raggiungendo le contrade più settentrionali del paese: Contrà Graziotto, Ghenzo, Brustolà, Valli, dove è sita l'omonima Cooperativa agricola biologica che produce ottimi prodotti da forno e rinomata per il pan biscotto. Tra boschi termofili alternati ai prati aridi sommitali, si percorre il sentiero didattico del Monte Faeo (284 m), la cui sommità è fortemente segnata dal carsismo e ricca di doline. Infine si scende, tornando al punto di partenza, percorrendo il fondo dell'ampia Valle Liona, dove nella frazione di Pederiva funziona ancora il Mulino Piombino di Ca' Gianesini, mentre del mulino Zucca di Ca' Lovato si può solo ancora vedere la ruota ormai in sfascio.


  • Difficoltà: E (Escursionistico)
  • Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Dislivello: 400 metri

  • Responsabile: Elena Patanè - Paolo Lanzarini

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