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Domenica, 07 Ottobre 2012

Triol Darè Copàda e Spiz di San Piero

Gruppo del Bosconero

Nelle Dolomiti Orientali ci sono luoghi dove è ancora possibile trovare la vera natura.

Montagne poco “blasonate” quelle del Gruppo del Bosconero, con rari rifugi, nessuna via ferrata o impianto di risalita, ma che nulla hanno da invidiare ai conosciuti colossi dolomitici dove spesso si accalcano schiere di alpinisti, escursionisti o normali turisti, desiderosi di godere della loro bellezza. 

L’itinerario proposto si effettua in buona parte sul Triòl Darè Copàda (nel dialetto zoldano, sentiero dietro Copàda) permettendo di scoprire la parte centrale del gruppo nella sua maestosità, con una vista spettacolare sui contrafforti degli Sfornioi, sui versanti nord del Sasso di Bosconero, del Sasso di Toanella e della Rocchetta Alta. Un sentiero senza difficoltà che attraversa meravigliose zone prative e bellissimi boschi misti di faggio e abete rosso, mentre al di sopra della fascia dei 1700 metri di quota si snoda tra larici e pini mughi. Sul percorso non è raro avvistare l’aquila reale che, tra le rocce impervie delle Pale de l’Andre e dello Spiz di San Piero, trova il suo habitat.

Si parte dal Passo Cibiana (1530 m) e, seguendo una stradina in direzione sud-ovest, si attraversano i prati di Deona caratterizzati dalla presenza di vecchi taulà (fienili) e di graziose baite in muratura e legno. Abbandonata ben presto la stradina, un bel sentiero risale i boschi di Copàda regalando alcuni scorci sul Centro Cadore e sul Sassolungo di Cibiana. Arrivati alla Forc. Le Calade (1858 m) ed alla vicina Baita Darè Copàda, la vista si apre sulla selvaggia bellezza delle più importanti cime del gruppo di Bosconero. Poco oltre la baita parte la traccia, non segnalata, allo Spiz di San Piero (2084 m). Una montagna isolata, una poderosa massa conica ammantata di mughi sulla cui cima si ergono roccioni di aspetto singolare; un eccezionale balcone panoramico a 360°, ma anche un luogo dove è veramente possibile giungere a tu per tu con i camosci che ne popolano i versanti. Salita e discesa si effettuano sullo stesso percorso che risulta ripido ma abbastanza facile. Ritornati sul Triòl si continua in discesa verso ovest nella faggeta fino alla F.lla del Mulàt (1493 m) e da qui , girando a destra, si cala a Piàn di Levina (1212 m) sulla provinciale per Forc. Cibiana.

Recuperate le auto ci si porta al vicino paese di Cibiana per la visita ai famosi “Murales”.


  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Tempo di percorrenza: 5 ore
  • Dislivello: 650 metri in salita - 965 metri in discesa

  • Abbigliamento: Da media montagna
  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Gino Ferrazzi

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