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Domenica, 02 Giugno 2013

Le Eghe Negre

Verso gli Spalti di Toro

Gli Spalti di Toro sono una bella catena di monti che si sviluppa sulla sinistra idrografica della Valle della Piave, equamente divisa fra le province di Belluno e Pordenone, la seconda delle quali ospita il Campanil di Val Montanaia, prodigiosa manifestazione della natura.
Gli Spalti, coi vicini Monfalconi e la Cridola, più di altri gruppi montuosi esprimono al meglio l'ambiente in cui la roccia dolomitica è libera di mostrarsi in modo disinvolto. Non rappresentano la montagna dalle forme composte, dalle crode possenti e maestose: qui essa si è spezzata anarchicamente, e obelischi, guglie, campanili, torri la fanno da padrone. Ogni frammento ha voluto essere autonomo.
L'esito finale è sotto l'occhio di tutti e piace notevolmente.
Il Rifugio Padova (1287 m) è situato nella parte nord-occidentale degli Spalti di Toro in località Prà di Toro. Si tratta di un rifugio che viene utilizzato come base per muoversi nei gruppi degli Spalti di Toro, nei Monfalconi e nella Crìdola ed è raggiungibile da Domegge di Cadore.
L'itinerario ha inizio proprio dal parcheggio sopra il Rifugio Padova, passando per una valletta ricca d'acqua, il Fosso degli Elmi, e lo storico Casello di Valle (1360 m). Si tralascia il sentiero che sale sulla destra e per segnavia 350 si sale a Malga Vedórcia e al Rif. Tita Barba. Ci si incammina quindi lungo il "trascurato" sentiero 352 orientato verso sud che fiancheggia il torrentello alla sua destra, dopo aver superato un paio di ruscelli e alcuni piccoli salti d'acqua che scorrono tra il muschio e fanno da cornice ad un ambiente da favola: queste risorgive sono note come le "Eghe Negre" (acque nere).
Si ritorna poi sul sentiero raggiungendo facilmente quota 1650 metri. Successivamente il tratto più faticoso del percorso ci porta a raggiungere la parte alta del Fosso degli Elmi e quindi la depressione di Forcella Spe (2049 m) aperta tra il Cadin degli Elmi e Cima Spe, la quale mette in comunicazione il versante cadorino con quello cimoliano. A quota 1900 metri un bivio indica il sentiero che sale alla forcella raggiungibile in circa 15 minuti. Oltre la forcella è collocato il Biv. Gervasutti.
Il nostro sentiero 350 volge a destra per il Rif. Tita Barba. Il percorso si presenta quanto mai panoramico offrendo viste sulle Marmarole e sulle Dolomiti di Sesto. Dal rifugio Tita Barba, passando per Malga Vedorcia (1704 m) e località Le Palù (1660 m), si rientra sul sentiero dell'andata per tornare al punto di partenza.


  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Tempo di percorrenza: 7 ore
  • Dislivello: 1000 metri

  • Abbigliamento: Da media montagna
  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Carlo Ronchi - Luigino Bordignon

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