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Sabato, 21 Febbraio 2015
Domenica, 22 Febbraio 2015

Laghi d'Olbe

Sappada

Per la gita di due giorni di questa stagione abbiamo scelto le montagne che circondano Sappada, località al confine tra Veneto, Friuli ed Austria e circondata da imponenti e suggestivi massicci dolomitici.
Il sabato partiremo da Cima Sappada (1280 m) e seguiremo la strada che risale la Val di Sesis, passando per il Pian del Cristo fino al Pian delle Bombarde dove, prima della Baita Rododendro (1450 m), lasceremo la strada per svoltare verso sinistra e imboccare il sentiero che sale lungo il Rio della Miniera. Dopo una serie di tornanti e un traverso si intravedono gli impianti di risalita di Sappada 2000 ma, senza raggiungerli, ci manterremo sulla destra seguendo il sentiero estivo per poi passare per la Casara Olbe e giungere alla Cappella in prossimità dei Laghi D'Olbe (2164 m).
La discesa si svolgerà lungo l'itinerario di salita fino ad incrociare gli impianti di Sappada 2000 e poi lungo le piste da sci.
La domenica passeremo per Forni Avoltri e arriveremo fino alla frazione di Pierabech dove parcheggeremo nei pressi dello stabilimento di imbottigliamento dell'acqua minerale; da qui partiremo (quota 1034 m) seguendo una strada forestale (sentiero CAI 140) che sale con una discreta pendenza tutta la valle lungo la sponda destra del torrente Degano. Raggiunta la località chiamata Stretta di Fleons (1370 m) si devia a destra e, dopo aver oltrepassato il torrente, si prosegue per una carrareccia (sentiero CAI 142). La strada sale con regolari tornanti all'interno di un fitto bosco di abeti rossi in direzione est, fino a raggiungere un'aperta e solare terrazza dove si trova la casera Sissanis di Sotto (1565 m); dalla malga si continua la salita con una traccia che taglia in diagonale alcuni dolci pendii prativi con un percorso molto panoramico, a sud verso le Dolomiti Pesarine, ad ovest verso i contrafforti rocciosi del Monte Navastolt. Superati gli ultimi abeti e larici, la traccia conduce ai ruderi della Casera di Sissanis di Sopra (1680 m). Da qui inizia l'ampio vallone finale del Rio Sissanis racchiuso fra due lunghe dorsali, a destra dalla mole in ombra del monte Navagiust, a sinistra dai soleggiati pendii del monte Chiastronat; si sale al centro del vallone tra immacolate distese di candida neve, infine con una traccia dalla pendenza dolce e regolare si raggiunge la Sella di Sissanis (1987 m). Spettacolare panorama, verso est la slanciata Creta di Bordaglia e la maestosa muraglia rocciosa dei Monti di Volaia, verso ovest la Giogaia dei Fleons ed i castelli rocciosi dei Monti Peralba-Avanza. L'itinerario ad anello prosegue con una ripida ma breve discesa dalla parte opposta della salita in direzione del sottostante laghetto gelato di Pera. Costeggiato lo specchio d'acqua ghiacciato si sale con percorso libero la vicina collina rocciosa di "Quota Pascoli" (2000 m) identificabile dal cippo commemorativo. Colpo d'occhio mozzafiato a 360° gradi. Ridiscesi nella conca del laghetto Pera, si piega a sinistra in direzione sud-ovest per scendere con moderata pendenza fino alla Casera Bordaglia di Sopra (1823 m). Dalla malga si ammira l'alto Passo Giramondo, il sottostante Lago di Bordaglia, e l'immensa parete ovest del Volaia, con le vette Sassonero, Creta di Ombladet e la Cima Volaia. Si continua la discesa (sentiero CAI 142) inizialmente attraversando un alto pascolo e successivamente affrontando un erto pendio all'interno di un fitto bosco di abeti e larici. La traccia scende ripida con diversi tratti sconnessi e poco agevoli che richiedono un certo impegno fino a che si raggiunge l'ampio alpeggio della Casera Bordaglia di Sotto (1565 m). Da quest'ultima malga si continua la discesa su una comoda carrareccia fino al bivio del Rio Bordaglia (1420 m) dove si gira a destra per continuare su una strada forestale (sentiero CAI 141). Raggiunto quasi il fondovalle inizia a farsi sentire il fragore delle cascate della Forra del Rio Bordaglia, un canyon profondo fino a 30 metri creato dal lento lavoro di erosione delle acque nel corso di migliaia di anni; con brevi deviazioni laterali si possono raggiungere alcuni ballatoi d'osservazione lungo l'orlo dei precipizi. Terminata la breve visita il percorso supera un ponticello sul torrente Degano e con una breve salita si rientra al parcheggio.


  • Difficoltà: EAI (Escursionismo in Ambiente Innevato) - Blu (Media difficoltà) - Rosso (Impegnativo)
  • Tempo di percorrenza: 6 ore al giorno
  • Dislivello: 1000 metri al giorno

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Roberto Dissegna - Riccardo Ramon - Ivan Marini

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