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Domenica, 18 Ottobre 2015

I Covoli di Valstagna

Valbrenta

Il GGG (Gruppo Grotte Giara Modon) inizia la sua attività nel 1970; in oltre 40 anni, il gruppo nato per divertimento a Giara Modon, una piccola frazione di Valstagna, è diventato una parte importante della vita sociale e culturale di Valstagna e del Canale di Brenta, oltre ad essere membro fondatore della federazione speleologica veneta e socio SSI. La ricerca e lo studio del GGG di cavità carsiche, anche in ambiente subacqueo, lungo il Canale di Brenta sono stati capillari con il conseguente approfondimento geologico e storico del territorio. Ci è sembrato quindi, oltre che molto interessante, doveroso proporvi un'escursione assieme al GGG ed avvalerci del suo contributo per una nuova conoscenza della Valle. Abbiamo pensato ai "Covoli di Valstagna". Le pareti del Canale di Brenta sono disseminate di covoli scavati in rocce calcaree, a volte di facile accesso a volte sospesi ed irraggiungibili sulle pareti strapiombanti, alcuni di notevoli dimensioni, altri di spazi ridotti e spesso occultati dalla vegetazione.
Nell'arco della storia numerosi di essi si sono trasformati per gli abitanti della Valle in luoghi di riparo e votivi, di raccolta delle acque e del "saldàme", luoghi di controllo sul territorio e di funzioni belliche, luoghi di attrattiva e di mistero che hanno alimentato la leggenda popolare.
L'escursione inizia dal Cogol de Secia situato alle spalle di Valstagna e raggiungibile in pochi minuti. La peculiarità del covolo è di essere ricco di una sabbia molto fine chiamata in gergo del posto "saldàme" utilizzata un tempo come abrasivo per la pulizia degli oggetti in rame. Lasciato il Cogol de Secia e percorsa per pochi centinaia di metri la strada che conduce a Foza incrociamo la Val Franzela in località Torre; da qui risaliamo il versante opposto della valle fino alle Case dello Spizzo. Visitiamo ora, il Cogol de Formiga ed il Covolo del Brigante Capovilla, due covoli aerei, sospesi come un nido d'aquila sul vuoto: balconi privilegiati e per pochi sul Brenta e la sua valle.
Da ora in poi il tragitto si innesta sull'Alta Via del Tabacco incontrando a breve il piccolo nucleo dei Mattietti con la suggestiva Vasca dei Mattietti; un'ampia cavità cuneiforme colma d'acqua, una fonte preziosa usata ieri come oggi per abbeverare le colture agricole. Poco sopra incrociamo La Grotta dei Signori. Anche qui l'acqua è stata raccolta in una vasca a forma circolare. L'uomo che ha costruito questo piccolo gioiello ha saputo coniugare armoniosamente l'utilizzo pratico e l'eleganza del manufatto. Ripartiamo, risalendo l'ampia mulattiera fino alle Casarette, addentrandoci poi nella severa Valle dell'Oliero. Dall'aereo sentiero possiamo ammirare il Covolo Grande, la nostra prossima meta. Lasciato il Covolo Grande ci dirigiamo verso San Gaetano da dove per una mulattiera tra i terrazzi giungiamo alla Grotta del Subiolo ed al suo lago che si inabissa con la Grotta dell'Elefante Bianco, luogo ambito dagli speleosub e regno, come si favoleggia nella fantasia popolare, delle Anguane.


  • Difficoltà: E (Escursionistico)
  • Tempo di percorrenza: 7,5 ore
  • Dislivello: 700 metri

  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Gruppo Grotte Giara Modon - Consiglio Direttivo

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Zona dell'escursione

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