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Domenica, 17 Giugno 2012

Cima d'Asta

Gruppo di Cima d'Asta

120 anniversarioCima d’Asta, con la sua mole, troneggia imponente tra i Lagorai e le nostre Prealpi dominando tutti i monti del circondario dall’alto dei suoi 2847 metri d’altezza. Non ha nulla da invidiare, ne per imponenza di forme ne per arditezza di linee, alla vicine Dolomiti. Anzi può vantare un di più di grande importanza: la ricchezza d’acqua che mette in mostra nei numerosi ruscelli e cascatelle e nel meraviglioso lago ai piedi della sua cima. A pochi passi dal lago, dove si specchiano le rocce della cima, il Rif. Brentari condivide col resto dell’ambiente circostante la magia di questo luogo. Il grande fascino di Cima d’Asta deriva anche dalla sua individualità geologica: il granito. Una “isola cristallina” come la definì il grande geologo Giambattista Trener. E’ la natura delle sue rocce, infatti, che la distingue dai porfidi dei vicini Lagorai a nord e dai sedimenti marini calcarei delle Prealpi Veneto-Trentine a sud. 

Questa escursione si svolge su uno degli itinerari classici e più suggestivi che guidano alla panoramica cima. Si parte dal Rif. M.ga Sorgazza (1430 m) e dopo circa 1 km si abbandona la stradina della Val Sorgazza e si attraversa il torrente Grigno. Sul segnavia 386 si risalgono i costoni erbosi, alternati a tratti di bosco, del Cengello Rosso arrivando al Monte Coston (2017 m). Il sentiero piega ora decisamente a nord inoltrandosi sui crinali della Campagnassa. Il percorso, sempre panoramico ed in ambiente solitario, alterna brevi tratti pianeggianti a ripide salite e porta alla Forc. del Passetto (2495 m) entrando nella conca che raccoglie il lago di Cima d’Asta e il Rif. Brentari (2476 m). 

La salita alla cima si effettua sul segnavia 364 che, verso est, porta all’ampia conca sassosa delle “Lastè dei Fiori” ed alla F.lla dei Diavoli dove parte la ripida traccia di salita alla vetta. Sullo stesso tracciato si ritorna al Rif. Brentari. Il rientro si effettua sul sentiero più diretto delle “Laste” (segnavia 327) o sulla variante più comoda del “Sentiero degli Asini”; arrivati ai ruderi di una capanna dei pastori si continua su un vecchio pascolo quindi, disceso il “Bualon”, si arriva alla stradina della Val Sorgazza che riporta al punto di partenza.


  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Tempo di percorrenza: 6 ore
  • Dislivello: 1470 metri

  • Abbigliamento: Da media montagna
  • Mezzo di trasporto: Mezzi propri
  • Responsabile: Giampietro Pontarollo

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